La cooperativa sociale Vivere è una cooperativa di tipo A e B retta e disciplinata secondo il principio della mutualità e della solidarietà senza fini di speculazione privata e si propone lo scopo di perseguire l’interesse generale della comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini ove emergano situazioni di disagio sociale, attraverso l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate di cui alla lettera b) della legge 381/91 (Art. 3 dello Statuto).
Idee e progetti si sono concretizzati in un nome emblematico, Vivere, perchè la vita, spesso, concede una seconda possibilità, un riscatto dai propri errori, dalle opportunità perse o mai avute, dalle circostanze avverse.
Questo è l’obiettivo della cooperativa Vivere, restituire dignità e nuove opportunità a persone con svantaggi fisici o psichici e ad ex detenuti , attraverso la concretezza di un lavoro ed il sostegno psicologico nel delicato percorso per tornare a Vivere.
La sfida è attuare una vera e propria trasformazione del territorio, sia ambientale che culturale, attraverso il lavoro sinergico e cooperativo e l’associazionismo, che sono le caratteristiche primarie della cooperativa Vivere.
SERIETÀ, EDUCAZIONE E RISPETTO sono i principi ispiratori.
Tutti i soggetti partecipanti compiono adeguatamente il proprio percorso formativo attraverso la serietà di comportamenti, l’educazione alle regole ed il rispetto nei confronti di tutti.
Partecipazione, mutualità, ridistribuzione, difesa del lavoro sono punti di partenza fondamentali in grado di innescare processi di sviluppo per l’intera comunità.
Essere impegnati nella riqualificazione e salvaguardia del proprio territorio, ovvero nella rigenerazione e innovazione di un territorio periferico, significa riscoprire le proprie radici e da queste attingere le forze necessarie per il confronto ed il dialogo, per migliorare strumenti e politiche di gestione del territorio.
Tutte le azioni che la cooperativa Vivere intende promuovere e sviluppare sono finalizzate alla costruzione di un ambiente sociale in cui la qualità della vita scaturisca da processi relazionali positivi fondati sulla corresponsabilità. Ciò necessita di notevoli interventi, anche a contrasto di fenomeni di disagio sociale, emarginazione e degrado, ulteriormente aggravatisi a causa della devastante crisi economica e dei suoi inevitabili effetti nella vita della città.
È importante capire quanto mettere in moto questo meccanismo sia il fondamento per restituire valore ad una città come Salerno, ricca di storia, cultura, arte e, per questo, meta di migliaia di turisti ogni anno.
Coinvolgere tutti nella costruzione di know-how, attraverso discussioni partecipate, lavori di gruppo e interazione con l’ambiente, stimola all’affezione e all’attaccamento al proprio territorio e induce a comportamenti di rispetto e salvaguardia.
La cooperativa Vivere punta alla valorizzazione delle risorse , umane e non, e alla conservazione ambientale come motori di sviluppo culturale, sociale ed economico.
Lo scopo principale della cooperativa non è solo dare lavoro e quindi un sostegno economico all’ex detenuto, ma piuttosto garantire un gruppo di lavoro con un clima di progettualità permanente, valorizzandone i ruoli nel tentativo di:
• prevenire quelle sensazioni di impotenza e di marginalità che tanto peso hanno nella condotta deviante;
• allenare e fortificare il senso di appartenenza nella società e di reciproco riconoscimento fra chi è passato dal carcere e chi no.
L’inserimento lavorativo è uno strumento privilegiato per il raggiungimento di obiettivi di primaria importanza: